Ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno.
In Italia ogni anno vengono diagnosticati 52.800 nuovi casi e ogni giorno 135 donne scoprono di avere questa malattia, cominciando un lungo percorso di lotta. Secondo i dati dell’AIRC, 1 donna su 8 viene colpita da cancro al seno nell’arco della vita ed è la forma di tumore più frequente nel genere femminile.
Fortunatamente, grazie alla ricerca e agli screening di diagnosi precoce, oggi la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è in continuo aumento.
Ma non basta. Ed è per questo che noi di Curves vogliamo portare il nostro contributo, diffondendo tra le donne la consapevolezza che uno stile di vita sano e attivo può aiutarle a mantenersi in salute.
Inoltre, alla fine dell’articolo, potrete leggere la testimonianza speciale di chi ce l’ha fatta!
Ad ogni età il giusto controllo
La prevenzione del tumore al seno deve cominciare già a partire dai 20 anni attraverso l’autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese.
A 30-35 anni, se non ci sono fattori di rischio specifici (come casi di tumore in famiglia), ogni donna dovrebbe sottoporsi a dei controlli periodici con una visita senologica ed ecografia annuali.
Dopo i 40 anni, invece, l’indicazione è quella di integrare con una mammografia ogni uno o due anni, anche a seconda del consiglio del medico.
Il rischio di sviluppare un tumore al seno è in generale più alto a partire dai 50 anni, dopo la menopausa. Il consiglio generale, però, è quello di concordare e prevedere assieme al proprio medico di fiducia dei controlli anche prima di entrare in questa fascia d’età.
Inoltre, nei casi di tumore al seno ereditario (che rappresenta il 5-7%), un esame utile assieme alla mammografia annuale è la risonanza magnetica.
I campanelli d’allarme
Quali sono i sintomi e i segnali che possono farci sospettare la presenza del tumore?
- aumento di consistenza alla palpazione dovuto alla presenza di noduli
- qualsiasi variazione del tessuto mammario: rientranze della cute, gonfiore del seno o di una parte di esso
- perdita di siero, latte o sangue dal capezzolo
- rossore e ispessimento della pelle attorno al capezzolo
- ingrossamento dei linfonodi sotto l’ascella
- dolore nella zona capezzolo o diffuso in tutto il seno
Prevenire adottando uno stile di vita sano
Esistono dei fattori di rischio su cui possiamo intervenire direttamente per evitare e cercare di prevenire il cancro, primo fra tutti lo stile di vita. In particolare, si calcola che adottare sane abitudini possa evitare la comparsa di un cancro su tre.
Ecco i nostri consigli per prenderti cura della tua salute:
- Fai attività fisica: è stato ampiamente dimostrato come le abitudini di vita attive possano ostacolare la formazione del tumore. Le donne che svolgono regolarmente sport, infatti, presentano una riduzione del rischio di ammalarsi del 15-20%. Esiste inoltre una stretta correlazione tra obesità e l’incidenza del cancro al seno, soprattutto dopo l’età fertile.
- Segui un’alimentazione equilibrata ricca di vegetali: diverse ricerche dimostrano che questo tipo di malattia è maggiormente diffusa presso le popolazioni che seguono una dieta ricca di grassi animali. Al contrario, la tradizionale dieta mediterranea con i suoi alimenti tipici (olio d’oliva, pesce azzurro, frutta, verdura e cereali) avrebbero un’efficacia preventiva. Oltre alla qualità del cibo è importante anche la quantità: le calorie devono essere sempre calcolate in base all’età, al peso e al tipo di attività svolta.
- Anche fumo e alcol sono dannosi per la salute e aumentano notevolmente il rischio di numerose patologie oncologiche oltre quella al seno.
Ecco perché è così importante per noi di Curves incoraggiare le donne a sviluppare uno stile di vita salutare, facendo diventare l’esercizio fisico un’abitudine e aiutandole con un percorso personalizzato. Il nostro programma di allenamento è stato studiato appositamente per essere seguito con costanza e facilmente anche in una giornata fitta di impegni: in soli 30 minuti puoi allenarti in maniera completa e acquistare più energia giorno dopo giorno!
Il cancro al seno e Curves
Abbiamo avuto l’onore di essere testimoni della battaglia e della rinascita di una donna speciale che ce l’ha fatta. Ed è per questo che vorremmo condividerla con voi!
Mi chiamo Isabel Miralles, ho 51 anni e frequento Curves da un paio di anni. Mi è stato chiesto di condividere “che cosa significa allenarsi da Curves” per tutte le donne che hanno superato il cancro al seno, con quelle che ora stanno lottando e, naturalmente, per tutte coloro che hanno combattuto con tutte le loro forze e non si sono mai arrese, fino alla fine.
Nel 2015 mi è stato diagnosticato un carcinoma mammario e da quel momento le domande hanno cominciato a darmi il tormento: “perché a me…, perché ora…, perché?” Fino a quando sono riuscita a trovare la forza che mi ha permesso di andare avanti.
È stato un anno in cui ho contato ogni giorno sperando che fosse uno in meno per il recupero, è stato un anno in cui tutte le mie energie erano indirizzate a vincere la battaglia contro il cancro. Ho condiviso la mia esperienza, i miei pensieri e ciò che ho vissuto in un blog che puoi leggere se vuoi: “Vivere con il cancro”. L’ho chiamato così perché la mia ossessione durante la malattia, in quel momento, non era “e se dovessi morire?”, ma “come vivrò dopo?”.
Oggi, ricordando quel giorno, mi vengono in mente la testa calva a causa della chemio, un corpo privo di energie, come un “vecchio sacco” battuto dagli effetti collaterali e dalle sedute di radioterapia, il torace infiammato dopo l’intervento chirurgico e il braccio insensibile per la perdita della catena linfatica. Fu quel giorno che chiesi al mio dottore:
– E ora, cosa posso fare per evitare che ritorni?
Mi ha guardato con tutta l’umanità che una persona può trasmettere con il suo sguardo, il suo sorriso e la sua voce, e ha detto:
– Ci sono 3 cose che puoi fare Isabel:
- fare esercizio fisico per almeno 30 minuti al giorno
- non assumere sostanze dannose per il corpo (niente droghe e solo cibo sano)
- ed essere felice.
Con questo, non sappiamo se il cancro non si ripresenterà, ma senza dubbio sarà più difficile e, se dovesse ritornare, ti coglierà più preparata per la battaglia.
All’inizio ho cominciato a camminare per 30 minuti, non potevo fare nient’altro, ma sentivo che ogni giorno il mio corpo non si arrendeva, ed era un passo avanti.
Quando ho scoperto Curves avevo molte paure, “e se è troppo difficile per me?”, “e se forzo il braccio e torna il linfedema?”, “e se il mio corpo non risponde e rimango indietro rispetto alle mie compagne?”.
Che meraviglia quando ho scoperto che nessuna macchina ti può forzare più di quanto il tuo corpo non te lo permetta, quando mi sono sentita supportata in modo che non mi facessi male mentre mi allenavo nel circuito, quando ho scoperto che non esistono i problemi con le altre persone, ma solo con te stessa, il tuo impegno e le tue illusioni.
Rispettare il programma di allenamento, far sì che la luce diventi verde, controllare i progressi ogni mese, essere felice di ottenere un premio dopo ogni sfida… tutto ciò mi ha supportato e aiutato nella mia lotta personale contro il cancro.
" Comprendere che 30 minuti di allenamento al giorno ti fanno vivere il presente in modo più consapevole e intenso è il vero punto di forza dell’allenamento Curves. "
In questa prova che dobbiamo superare noi malati di cancro non possiamo fare a meno di provare paura; ma oggi posso dire di aver avuto la forza ogni giorno per fare in modo che la malattia non ritornasse ed è così che lo affermo, con le mia magliette dei 100 e 200 allenamenti…
In Curves faccio 30 minuti di esercizio fisico, mi prendo cura della mia dieta e ho sempre il sorriso. Curves mi rende forte, fa vivere con più sicurezza ed entusiasmo!
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